Con A Desert, si apre ufficialmente il concorso al Noam Film Festival, presentando il film d'esordio di Joshua Erkman, che firma sia la sceneggiatura che la regia. Ambientato nel deserto del Mojave, il film ritrae questo luogo inospitale come una sorta di purgatorio cinematografico, in cui alcuni personaggi assumono il ruolo di carcerieri in un mondo dove la realtà è sfuggente, nascondendo sempre qualcosa di sé agli altri. Erkman tenta di evocare un thriller neo-noir, ricco di rimandi a classici come Strade perdute e Blow-Up, eppure il film fatica a dare concretezza a queste ispirazioni e a rendere vive le sue immagini e tematiche centrali.
L’obiettivo è quello di costruire un mistero che si tinga di soprannaturale, ma la mancanza di tensione e di un’atmosfera coinvolgente smorza il potenziale impatto emotivo della storia. Il protagonista, Alex, intraprende un viaggio solitario alla ricerca di luoghi mai fotografati, una missione che lo allontana sempre più dalla sua compagna. Così come il protagonista rimane intrappolato in quelle immagini che cerca di realizzare, allo stesso modo lo spettatore rischia di restare intrappolato in quelle immagini filmiche, pronte a ripetersi in un loop infinito.
Nella prima parte del film, il ritmo lento funziona, poiché accompagna la scoperta dei luoghi oscuri e misteriosi catturati dalla sua macchina fotografica. Tuttavia, quando la trama dovrebbe culminare e intensificarsi, il ritmo rimane statico, generando poca suspense mentre i nodi narrativi si sciolgono.
Visivamente, la pellicola colpisce per la cinematografia evocativa, che ritrae il deserto del Mojave con inquadrature fisse e solitarie, riprendendo le inquadrature solitarie e fisse del deserto, scattate dallo stesso protagonista, accompagnate da una colonna sonora che richiama il “desert rock” o “stone rock”, mescolando elementi psichedelici, heavy metal, punk e alternative.
In conclusione, A Desert è un progetto ambizioso che esplora tematiche profonde, ma manca di incisività nel realizzarle, lasciando l’immagine del deserto del Mojave meno minacciosa e suggestiva di quanto avrebbe potuto essere.
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